Spazio Libero Onlus – APS

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“Sperare non è sognare, ma la capacità di trasformare il sogno in realtà”

Buseto Palizolo – Cultura

Buseto Palizolo – Cultura

 

Chiesa Maria SS. del Carmelo (Chiesa Madre)

Nel 1695 Nicolò Gervasi, un benestante massaro, fondò una cappella campestre nella quale vi pose alla venerazione un’immagine di Gesù Crocifisso.

Nel 1849, grazie al sacerdote Don Giuseppe Poma, con il concorso dei fedeli si diede inizio alla prima ricostruzione, portando la sacra immagine del Crocifisso in una cappelletta in prossimità del Baglio di Colli distante un paio di chilometri da Palizzolo. L’anno successivo, finiti i lavori, la comunità riportò in processione nella nuova e ampliata chiesa l’antico Crocifisso che fu collocato in uno dei due nuovi altari laterali, riservando l’altare maggiore alla veneratissima icona della Madonna di Custonaci, Patrona di Monte San Giuliano. La chiesa è a pianta rettangolare ad unica navata. A prima vista appare molto semplice ma basta soffermarsi pochi minuti per coglierne i vari particolari architettonici e decorativi. Questa oggi si presenta nel colore più appropriato al suo stile, il bianco, che ha ridato all’architettura luminosità e senso di maggiore spazio. Sull’altare Maggiore è posta la pregevole statua in legno di cipresso della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, opera del 1893 dello scultore palermitano Rosario Bagnasco recentemente restaurata e incoronata con corone d’argento. La Madonna del Carmelo è la Patrona di Buseto Palizzolo e la sua festa ricorre il 16 luglio. Particolarmente rilevante è la Via Crucis di fine ottocento dipinta su tavolette. Li dove un tempo vi era il pulpito ora vi è un Crocifisso in cartapesta, fissato su quella che con molta probabilità fu la croce del Crocifisso posto alla venerazione nella cappelletta campestre alla fine del 1600. Il quadro della Madonna di Custonaci della metà dell’ottocento, opera di pittore anonimo ericino o trapanese è posta su una mensola a  parete. In un libretto manoscritto della metà dell’ottocento sono annotate le offerte in oro, argento, pietre e corallo che venivano appese a questo quadro della Madonna come ex voto. Pregevoli sono all’interno della chiesa i monumenti funebri in marmo di Carrara di Giuseppe Fontana e Caterina Bonura e di tre dei loro sette figli opere dell’insigne scultore Leonardo Croce. Di rilievo è la statua ottocentesca di San Giuseppe con il Bambin Gesù, opera in legno, tela e colla. Il campanile a vela con tre campane si trova sul lato sinistro della facciata. Al centro del sagrato una botola ora coperta da una pavimentazione in marmo, permetteva l’ingresso nella cripta sepolcrale che si estende per tutta la lunghezza della Chiesa fin sotto l’Altare Maggiore. La Chiesa conserva qualche antico paramento, un reliquiario con quattro reliquie e vasi sacri in argento, alcuni di pregevole fattura. Infine particolare è un baldacchino in seta con ricami in argento, un tempo utilizzato nella processione del Corpus Domini.


Chiesa Maria SS. di Fatima (Pianoneve)

Questa chiesa sorge in una contrada del comune di Buseto Palizzolo detta Pianoneve. Da qui il nome della parrocchia il quale deriva dal fatto che la frazione era l’unica nella quale permaneva il manto nevoso in seguito alle comunque rarissime nevicate. Questa è dedicata a Maria SS. di Fatima ed esprime tutto il suo splendore dall’1 al 13 maggio in occasione della festa in suo onore, infatti durante questi festeggiamenti ogni anno la parrocchia vive un forte momento di fede arricchito da musica, recitazione, momenti culturali e soprattutto momenti di preghiera. Nello spazio alle spalle della chiesa viene realizzata la processione la quale successivamente si snoda lungo le vie del paese.


 

Museo della Civiltà Locale

Il Museo nasce nel 1984 per iniziativa della Scuola Media “A. Manzoni” di Buseto Palizzolo. Le famiglie busetane, sensibilizzate dagli insegnanti tramite gli alunni, hanno spontaneamente raccolto e donato oggetti e strumenti ormai abbandonati e destinati ad essere dispersi, permettendone il recupero e la valorizzazione. Successivamente si è reso necessario il coinvolgimento del Comune, che ha provveduto a predisporre un locale più idoneo, e nel 1989 venne inaugurato il Museo della Civiltà Locale presso il Baglio Maranzano, l’antico Casale Busith, probabile residenza della famiglia Palizzolo. La Sezione Didattica del Museo è tuttora ubicata nei locali dell’attuale Istituto Comprensivo “A. Manzoni”, visitabile negli orari di apertura della scuola e messo a disposizione soprattutto degli studenti. Qui sono raccolti oggetti di uso quotidiano, inerenti l’attività domestica e le attività lavorative che si svolgevano nei campi e nelle botteghe artigianali, che forniscono un quadro d’insieme di quelle che sono le radici di questo paese, a sviluppo prettamente agricolo. Il Museo della Civiltà Locale, presso il Baglio Maranzano, offre al visitatore un maggior numero di reperti, raggruppati per attività lavorative, dal fabbro al falegname, dal maestro bottaio al maniscalco, dal calzolaio al contadino; numerosi attrezzi dalle forme e dai nomi ormai quasi sconosciuti, sono la testimonianza della fatica e dell’ingegno degli uomini che solo pochi decenni or sono vivevano in una dimensione povera di tecnologie, ma ricca di sapienza e dedizione. Particolarmente suggestiva è la ricostruzione di alcuni ambienti domestici, ricchi di colori e preziosi nella loro semplicità. Il visitatore viene avvolto da un’atmosfera che lo porta a vivere alcuni momenti di vita quotidiana, a vedere con gli occhi della fantasia scene che fanno parte della nostra realtà, della nostra storia, della nostra cultura.


Museo Archeologico ed Ento-antropologico

Questo Museo ha visto recentemente un ulteriore ampliamento e ricollocazione logistica presso la centrale sede della Pro Loco cittadina, grazie anche al supporto del Comune e del Consorzio GAL ELIMOS, è stato possibile allestire nuovi locali museali, i quali accolgono diversi spazi espositivi. Il museo Archeologico ed Ento-antropologico è da sempre meta di numerose visite da parte di scolaresche e turisti. Esso raccoglie numerosi oggetti di uso quotidiano e di attrezzi di vari mestieri che erano alla base della vita economica e sociale dell’attività rurale del nostro territorio, ma soprattutto esso custodisce numerose scoperte archeologiche e preistoriche ritrovate nel territorio comunale di Buseto Palizzolo attraverso ricerche e scavi effettuati dal Laboratorio di Ricerca Geoarcheologica dell’Università di Bologna sede di Trapani. Molti dei reperti sono stati rinvenuti presso l’insediamento di Pietra Colle  nell’agro di Buseto Palizzolo, a ridosso del monte San Giuliano.


 

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